Cosa è la panniculopatia edemato fibroslerotica, più comunemente chiamata cellulite?
La cellulite (“panniculopatia edemato fibrosclerotica”) è una patologia provocata da numerosi e differenti processi patologici che interessano non solo il tessuto adiposo (grasso), ma anche il sistema circolatorio (microcircolo) e la pelle in superficie.
Quanto è democratica la cellulite lo sanno solo le donne: 8 su 10 sono infatti quelle colpite da questo inestetismo che, in primavera, torna nuovamente a tenere banco nelle discussioni al femminile. Eppure, il primo errore che le donne commettono è proprio quello di considerarla solo un inestetismo stagionale.
Nel tessuto sottocutaneo si verifica uno sbilanciamento del tessuto adiposo: le cellule di grasso (adipociti) si “gonfiano” e premono sul microcircolo, provocando ritenzione idrica e un’iniziale infiammazione.
Se davvero di cellulite si tratta, ovvero quella che in medicina definiamo “panniculopatia edemato fibrosclerotica”, allora l’approccio dovrebbe essere rigoroso e costante,
Dai dati raccolti in questi anni è emerso che l’aumento della cellulite è strettamente collegata dal mancato approfondimento da parte dei pazienti che la trascurano considerandola una problematica esclusivamente di tipo estetico. Niente di più sbagliato!» spiega Alberto
Massirone, il presidente della Società Scientifica Agorà – Amiest. «Una panniculopatia edemato fibrosclerotica trascurata, infatti, può degenerare in insufficienza veno-linfatica e
in altre patologie come quelle, per esempio, di tipo posturale».
Ma una volta appurato il tipo di cellulite? Oltre alla dieta più efficace e all’attività fisica mirata, ci sono i trattamenti medico-riabilitativi capaci di ridurre il problema? La risposta è si, e si tratta delle onde d'urto.
Durante il congresso internazionale IMCAS che si è svolto a Parigi. Davanti a esperti arrivati da tutto il mondo, Patrizia Gilardino chirurgo estetico di Milano, ha presentato uno studio sull’approccio ottimale per il trattamento della cellulite e per il rimodellamento corporeo fatto con un trattamento combinato di onde d’urto. «I risultati ottenuti sono stati decisamente significativi, con benefici visibili anche a sei mesi di distanza dalle sedute», spiega Gilardino. «Le onde d’urto sono sicuramente tra i migliori trattamenti per contrastare cellulite, adiposità localizzata e rilassamento cutaneo. Sono il miglior trattamento se consideriamo il fatto che non sono invasive, sono indolori e non hanno effetti collaterali. Agendo direttamente sul metabolismo cellulare hanno un effetto rigenerativo importante – spiega la dottoressa -. Questo sia quando si tratta di intervenire su cellulite, sia su piccoli accumuli di grasso, ma anche per restituire tonicità alla pelle».
Nello studio presentato, la dottoressa ha suddiviso i casi in tre tipologie: con la sola cellulite, con cellulite più adiposità e con cellulite, adiposità e rilassamento cutaneo. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a trattamenti da 6 a 10 sedute e poi valutati con fotografie, misurazione delle circonferenze e stratigrafie sulla struttura del grasso. «Il risultati sono stati la riduzione delle circonferenze di un paio di cm, un attenuamento della “classica” buccia d’arancia e un miglioramento dell’aspetto del tono cutaneo. A corollario, il trattamento ha evidenziato due caratteristiche importanti: la paziente dopo 2-3 sedute percepiva al contatto una maggiore elasticità del tessuto cutaneo; sei mesi dopo il trattamento i risultati si sono mantenuti.
Il trattamento più efficace, quindi, sono sicuramente le onde d'urto. Dispositivo medico da noi già largamente utilizzato per problematiche ortopediche.
Se soffri di cellulite non aspettare che il tuo disturbo diventi cronico. Contattaci al numero +39 334 50 800 70 e chiedi maggiori informazioni.
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